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Intorno a noi

Portofino

Il comune è situato nella parte occidentale del golfo del Tigullio, in una baia ai piedi dell’omonimo promontorio, ad est di Genova, segnando di fatto il confine geografico tra il Golfo Paradiso e il Tigullio.

L’intero territorio comunale è compreso nel Parco naturale regionale di Portofino e nell’Area naturale marina protetta Portofino.

Il modo migliore per apprezzare le meraviglie del parco è quello di percorrere in sicurezza i suoi sentieri più caratteristici ed affascinanti, tutti adeguatamente segnalati. Attraversandone la fitta rete di oltre 60 km, è possibile scoprire la ricchezza e la varietà degli ambienti naturali, dei panorami e dei complessi monumenti del promontorio.

Sestri Levante

Il territorio di Sestri Levante è situato nella Riviera ligure di levante, e precisamente è una delle ultime località che si affacciano ad oriente sul golfo del Tigullio, ad est di Genova.

Sorge sulla piana alluvionale del torrente Gromolo, a ridosso di un promontorio roccioso, solitamente chiamato “l’isola”, proteso verso il mare, e unito alla terraferma da un istmo il quale divide la “Baia delle Favole”, dove è stato ricavato il porto turistico e il cui nome venne attribuito dallo scrittore Hans Christian Andersen (che soggiornò a Sestri Levante nel 1833), dalla più piccola ma ancora più suggestiva “Baia del Silenzio”.

Un’altra barriera prima delle spiagge della frazione di Riva Trigoso, che proseguono fino in località Borgo Renà, è costituita dal promontorio di Punta Manara e monte Castello (265 m). In località Renà sorge il caratteristico scoglio dell'”Assêu”, sormontato da una croce, e più ad est si trovano punta Baffe e monte Moneglia (521 m) che nascondono la vista di Vallegrande e del territorio di Moneglia.

Tra le due baie e l’istmo si sviluppa il centro storico, mentre la parte più moderna occupa la piana che, estendendosi tra il mare e le colline dell’entroterra, divide Sestri Levante a nord dalla val Graveglia con il monte Bianco, alto 876 m, e a nord-est dalla val Petronio con il monte Caddio (390 m), monte Bomba (608 m) e monte Incisa (700 m); a nord-ovest il promontorio di Sant’Anna prosegue per un difficile ma suggestivo e panoramico crinale sul golfo del Tigullio, fino ai monti Costello (498 m), Zucchetto (614 m) e Capenardo (693 m).

Chiavari

La città si affaccia sul mar Ligure della Riviera di Levante, posizionandosi geograficamente al centro del golfo del Tigullio, ad est di Genova.

Il nucleo urbano è situato alla destra del fiume Entella, che qui sfocia al termine della piana alluvionale, dividendo ad est la città dall’attigua Lavagna; la città è inoltre attraversata dal torrente Rupinaro nella zona più occidentale del territorio comunale e da altri rii minori.

Cinque Terre

Grazie alle caratteristiche geografiche ed antropiche del territorio dove sorgono, le Cinque Terre sono considerate una delle più suggestive attrattive costiere italiane, per il loro contesto orografico collinare naturalmente aspro e accidentato, addolcito dalla costruzione di terrazzamenti o fasce per la coltura, che cala verso il mare con forti pendenze; nei punti in cui il mare si insinua serpentinamente nella terra sorgono i borghi, snodati a seguire la naturale forma delle colline.

L’opera dell’uomo, nei secoli, ha modellato il territorio costruendo i famosi terrazzamenti sui declivi a mare, dovuta alla particolare tecnica agricola tesa a sfruttare per quanto possibile i terreni posti in forte pendenza che digrada verso il mare, ne ha fatto così uno dei più caratteristici e affascinanti paesaggi della Liguria.

Nel 1997, su istanza della provincia della Spezia, le Cinque Terre, insieme a Porto Venere ed alle isole Palmaria, Tino e Tinetto, sono state inserite tra i Patrimoni dell’umanità dall’Unesco. Nel 1998 il Ministero dell’Ambiente ha istituito l’Area marina protetta Cinque Terre per la protezione ambientale, la tutela e la valorizzazione delle risorse biologiche, per la divulgazione e promozione di uno sviluppo socio-economico compatibile con la rilevanza naturalistico-paesaggistica dell’area. Nel 1999 è stato poi istituito il Parco nazionale delle Cinque Terre per la conservazione degli equilibri ecologici, la tutela del paesaggio, la salvaguardia dei valori antropologici del luogo.

Le Cinque Terre facevano parte della Comunità montana della Riviera Spezzina. Il 25 ottobre 2011 una violenta alluvione e le successive frane portano alla morte di almeno 7 persone. I comuni più colpiti sono Monterosso al Mare e Vernazza. Il 24 settembre 2012 una frana causata dallo staccamento di un costone di roccia travolge quattro turisti australiani sulla Via dell’Amore. Dopo la frana, il sentiero è rimasto chiuso fino al 3 aprile 2015, quando è stato riaperto il primo tratto.

Rapallo

Rapallo si trova nella parte occidentale del golfo del Tigullio, incastonata nel golfo che prende il suo nome (denominato storicamente “Golfo del Grifo”), tra la piana dei due torrenti Boate – chiamato storicamente “Bogo” – e San Francesco, quest’ultimo nella parte orientale della città. Il territorio comunale è attraversato inoltre da numerosi corsi d’acqua e rii minori (tra i principali il San Pietro, il Santa Maria, il Sellano, il Cereghetta, il Carcara) dove, nel corso dei secoli, si sono sviluppati nuclei abitativi corrispondenti alle odierne frazioni e località rapallesi.

Raggiungibili da appositi sentieri, vi sono tra le principali vette del territorio il Manico del Lume (801 m, il punto più elevato di Rapallo e dell’area geografica del Tigullio occidentale-Golfo Paradiso), il monte Pegge (774 m, dove si trova il rifugio Margherita), il monte Lasagna (728 m), il monte Bello (713 m), il monte Rosa (692 m), il monte Orsena o Caravaggio (615 m, sede dell’omonimo santuario mariano), il monte Ampola (580 m) e il monte delle Pozze (528 m). A 612 m sul livello del mare si trova, presso il monte Letho, il santuario di Nostra Signora di Montallegro.